MILANO – L’aria in città è elettrica. Manca meno di una settimana all’inaugurazione della Milano Fashion Week, e il capoluogo lombardo si prepara a trasformarsi di nuovo nel palcoscenico globale dello stile. L’edizione che presenterà le collezioni Primavera/Estate 2026 si preannuncia come un crocevia fondamentale per il Made in Italy, un banco di prova dove la tradizione artigianale dovrà dialogare con le sfide più urgenti del nostro tempo: l’innovazione tecnologica e una sostenibilità non più solo dichiarata, ma certificata.
Dal 17 al 23 settembre, un calendario fittissimo di sfilate, presentazioni ed eventi trasformerà Milano. Ma quali saranno i temi chiave e le tendenze che vedremo emergere dalle passerelle e che influenzeranno il nostro modo di vestire il prossimo anno? Ecco cosa aspettarsi.
Il Fil Rouge: la Sostenibilità diventa Digitale
Se nelle scorse stagioni le parole d’ordine erano “riciclo” e “upcycling”, il 2025 segna il passaggio alla Sostenibilità 2.0. Il trend dominante non sarà più solo nel “cosa”, ma nel “come”. Grazie all’introduzione del Passaporto Digitale di Prodotto (DPP), un’iniziativa spinta dall’Unione Europea, molti brand inizieranno a presentare capi dotati di un QR code o un chip NFC che ne racconta l’intera filiera: dall’origine della fibra al consumo d’acqua, fino all’impronta di carbonio. La trasparenza diventa il nuovo lusso. Aspettiamoci narrazioni focalizzate sulla tracciabilità e sulla longevità del prodotto, un invito a comprare meno e meglio.
Le Tendenze in Passerella: Minimalismo Morbido e Tocchi Sci-Fi
Sul piano stilistico, gli addetti ai lavori prevedono un’evoluzione del minimalismo che ha dominato le ultime stagioni. Le silhouette rimarranno pulite ed essenziali, ma arricchite da una nuova morbidezza.
- Colori Naturali e Calmanti: La palette si preannuncia dominata da toni neutri e terrosi: beige sabbia, grigio argilla, verde salvia e avorio, con improvvisi accenti di colori saturi come il giallo zafferano e il blu elettrico.
- Tessuti Tattili: Grande ritorno di materiali naturali e piacevoli al tatto come il lino stropicciato, la garza di cotone, la seta grezza e le texture tridimensionali. Il comfort non è più un’opzione, ma un prerequisito.
- Dettagli Tecnologici: A fare da contrappunto a questa naturalità, vedremo inserti e accessori quasi fantascientifici. Tessuti cangianti, finiture metalliche liquide, occhiali avveniristici e gioielli stampati in 3D. Un dialogo costante tra l’organico e l’artificiale.
I Debutti e i Grandi Nomi da non Perdere
Come sempre, l’attesa è altissima per i pilastri della moda milanese. Prada continuerà a esplorare il suo dialogo intellettuale tra forma e funzione, mentre da Gucci, Sabato De Sarno è chiamato a consolidare la sua visione con la terza sfilata. Grande curiosità anche per Fendi, Versace e Armani, che chiuderà come da tradizione la settimana. Ma i riflettori sono puntati soprattutto sui debutti. Quest’anno, tutti gli occhi sono per la prima collezione di Alessandro Dell’Acqua alla direzione creativa di Tod’s, una mossa che promette di infondere un nuovo glamour nel brand. Inoltre, il calendario della Camera Nazionale della Moda Italiana darà spazio a una nuova ondata di talenti emergenti, con un focus su designer provenienti da contesti internazionali che hanno scelto Milano come base creativa.
Oltre la Sfilata: un’Esperienza a 360 Gradi
La Fashion Week non è più solo per gli addetti ai lavori. La città si animerà con un denso programma di mostre, installazioni e opening aperti al pubblico. Molti brand sfrutteranno la realtà aumentata per offrire esperienze immersive, permettendo di visualizzare i capi delle nuove collezioni direttamente nel proprio ambiente tramite smartphone. La moda diventa sempre più un’esperienza diffusa, che unisce il mondo fisico e quello digitale, confermando Milano come capitale indiscussa dello stile e dell’innovazione.
