ROMA – Si è concluso nel primo pomeriggio a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera alla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF). Il documento, approvato all’unanimità, fissa i paletti macroeconomici su cui verrà costruita la prossima legge di Bilancio e delinea le priorità dell’esecutivo per il 2026. Come ampiamente atteso, il quadro che emerge è di grande prudenza, con una revisione al ribasso delle stime di crescita e risorse limitate che costringeranno il governo a scelte mirate.
La NADEF è il primo, vero passo verso la manovra finanziaria che dominerà il dibattito politico del cosiddetto “autunno caldo”. Le cifre messe nero su bianco dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dovranno ora passare al vaglio del Parlamento e, soprattutto, dell’Unione Europea.
I Numeri Chiave: PIL Rallenta, Deficit ai Limiti UE
Il cuore del documento sono le nuove previsioni economiche, che risentono di un contesto internazionale ancora incerto.
- Prodotto Interno Lordo (PIL): La stima di crescita per il 2026 viene corretta al ribasso, passando dal +1,2% previsto ad aprile nel DEF a un più cauto +0,9%. Per l’anno in corso, il 2025, la crescita si assesterà sul +0,8%.
- Deficit/PIL: Il rapporto tra indebitamento netto e PIL viene fissato per il 2026 al 3,0%. Una cifra che si attesta esattamente al limite massimo consentito dalle nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita europeo, segnalando la volontà di non discostarsi dai parametri di Bruxelles ma sfruttando ogni margine di flessibilità.
- Debito Pubblico/PIL: Il debito pubblico è previsto in lenta discesa, attestandosi al 138,7% del PIL, un decimale in meno rispetto alle stime precedenti.
“Abbiamo definito un quadro realistico e prudente,” ha commentato il Ministro Giorgetti in conferenza stampa. “Le nostre priorità sono chiare: sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese, mantenendo al contempo i conti pubblici in ordine”.
Le Priorità della Manovra: Cuneo Fiscale e Pensioni
Con risorse stimate in circa 15-20 miliardi di euro, la prossima legge di Bilancio non potrà permettersi grandi scostamenti. La NADEF indica chiaramente quale sarà la misura principale, che assorbirà gran parte dei fondi disponibili: la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo per i redditi medio-bassi. Si tratta della misura più costosa ma considerata politicamente irrinunciabile per sostenere i consumi.
Le altre risorse verranno impiegate per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e per interventi mirati su sanità (con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa) e famiglie. Sul fronte pensioni, il documento non scioglie ancora i nodi, ma lascia intendere una proroga delle misure in scadenza, come “Quota 103”, in attesa di una riforma strutturale del sistema.
Le Reazioni Politiche
Immediato il commento delle forze politiche. Fonti della maggioranza parlano di un “atto di responsabilità” che tiene conto del quadro internazionale senza rinunciare alle promesse fatte agli elettori. Di parere opposto le opposizioni, che accusano il governo di aver redatto una NADEF “senza coraggio e senza visione”, con stime di crescita deboli e misure che non risolvono i problemi strutturali del Paese, dal lavoro povero alla crisi della sanità pubblica.
Con l’approvazione della NADEF, si apre ufficialmente la stagione della legge di Bilancio. Le prossime settimane saranno cruciali per definire nel dettaglio il reperimento delle risorse e la distribuzione dei fondi tra i vari ministeri.
