Negli ultimi giorni è diventata virale su diverse piattaforme social, da X a WhatsApp, la notizia di una presunta ‘tassa sull’aria condizionata’ che il governo si appresterebbe a introdurre con la prossima Legge di Bilancio. Si tratta di una notizia falsa. Le verifiche condotte incrociando fonti istituzionali e le principali agenzie di stampa, come ANSA e Il Sole 24 Ore, confermano che non esiste alcuna proposta di legge o misura fiscale di questo tipo nell’agenda dell’esecutivo.La disinformazione sembra originare da una distorsione di una direttiva europea, già in vigore da tempo, relativa all’efficienza energetica e al controllo periodico degli impianti di climatizzazione con potenza superiore a una certa soglia. Questi controlli, simili a quelli per le caldaie, non costituiscono una nuova tassa sul possesso o l’uso del condizionatore. L’obiettivo delle normative vigenti è promuovere la sostenibilità ambientale e la sicurezza, non introdurre un nuovo balzello per i cittadini. Le bozze della manovra finanziaria per il 2026, attualmente in discussione, non contengono alcun riferimento a una simile imposta.
No, il governo non ha introdotto una ‘tassa sull’aria condizionata’: la bufala virale spiegata
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