Negli ultimi giorni è tornato a circolare con insistenza sui social network (da Facebook ai gruppi WhatsApp) un post che recita: «Con i rincari dell’energia, ormai fare il pieno a un’auto elettrica costa di più di un pieno di benzina. Sveglia!». L’affermazione è forte e tocca un tema sensibile per le tasche degli italiani. Ma è davvero così? Abbiamo verificato i dati.
L’Analisi dei Fatti: Confrontare le Mele con le Mele
Per prima cosa, confrontare il costo di un singolo “pieno” è fuorviante. Serbatoi e batterie hanno capacità e autonomie diverse. L’unico confronto corretto è il costo per percorrere la stessa distanza, tipicamente 100 chilometri.
Per la nostra analisi, abbiamo usato i seguenti dati di riferimento per settembre 2025:
- Prezzo medio benzina: 1,90 €/litro.
- Consumo medio auto a benzina: 15 km con un litro (6,67 litri per 100 km).
- Consumo medio auto elettrica: 6 km con un kWh (16,7 kWh per 100 km).
- Costo energia elettrica (ricarica domestica): 0,25 €/kWh (tariffa media del mercato tutelato, comprensiva di oneri).
- Costo energia elettrica (colonnina pubblica “Fast” in AC): 0,60 €/kWh.
- Costo energia elettrica (colonnina pubblica “Ultrafast” in DC): 0,85 €/kWh.
I Calcoli
- Costo per 100 km con auto a BENZINA: (100 km / 15 km/l) * 1,90 €/l = 6,67 litri * 1,90 €/l = 12,67 €
- Costo per 100 km con auto ELETTRICA (ricarica a casa): 16,7 kWh * 0,25 €/kWh = 4,18 €
- Costo per 100 km con auto ELETTRICA (ricarica a colonnina pubblica “Ultrafast”): 16,7 kWh * 0,85 €/kWh = 14,20 €
Il Verdetto: CONTESTO MANCANTE
L’affermazione secondo cui “fare il pieno a un’auto elettrica costa di più” è imprecisa e decontestualizzata. La verità dipende interamente da dove si ricarica il veicolo.
- È FALSO per la stragrande maggioranza degli automobilisti elettrici (circa l’80%) che ricaricano prevalentemente a casa. In questo scenario, il costo per percorrere 100 km è quasi un terzo rispetto a un’auto a benzina.
- È VERO solo se un automobilista facesse esclusivo affidamento sulle colonnine pubbliche più costose e veloci (le “Ultrafast”). Questa però non è la modalità di utilizzo tipica, ma piuttosto quella per i lunghi viaggi occasionali.
Il post virale sfrutta il prezzo più alto (quello delle colonnine rapide) per creare una narrazione fuorviante, omettendo il dato fondamentale del risparmio ottenuto con la ricarica domestica, che rappresenta il vero vantaggio economico di un’auto elettrica.
