CUPERTINO, CALIFORNIA – Con un evento trasmesso in diretta dallo Steve Jobs Theater, Apple ha alzato oggi, 10 settembre 2025, il sipario sulla sua nuova generazione di prodotti, confermando la sua strategia di un’integrazione sempre più profonda tra hardware e intelligenza artificiale. I protagonisti indiscussi sono stati la nuova gamma iPhone 17, dotata di un chip A19 Bionic potenziato per l’IA on-device, e un modello celebrativo per il decimo anniversario del suo smartwatch, l’Apple Watch X.
L’evento, intitolato “Rewrite Tomorrow”, ha delineato la visione di Apple per il prossimo anno: non una rivoluzione dirompente, ma una sofisticata evoluzione focalizzata su un’intelligenza artificiale “personale e privata”, che opera direttamente sul dispositivo per anticipare le esigenze dell’utente. Una mossa strategica che mira a differenziarsi dai concorrenti basati su cloud, ma che ha lasciato gli investitori in una posizione di cauta attesa, con il titolo AAPL che ha mostrato una moderata volatilità durante la presentazione.
iPhone 17: l’Intelligenza Artificiale diventa Intuitiva
Il cuore della presentazione è stato, come da tradizione, l’iPhone. La nuova gamma iPhone 17 e iPhone 17 Pro si concentra meno sul design, che riceve solo affinamenti marginali con bordi in titanio più sagomati e una nuova finitura satinata, e più su ciò che accade all’interno. Il nuovo chip A19 Bionic è stato presentato come un “motore neurale di nuova generazione”, progettato per eseguire complessi modelli di IA direttamente sul dispositivo.
Apple ha battezzato questa suite di funzionalità “AI Intuitiva”. A differenza degli assistenti vocali tradizionali, questo sistema lavora in background per ottimizzare l’esperienza utente. Esempi mostrati includono una gestione proattiva della batteria basata sulle abitudini di utilizzo, la capacità di Siri di comprendere contesti complessi e multi-step senza connessione a internet, e un’app “Foto” in grado di creare video-ricordi dinamici e personalizzati in tempo reale.
Sul fronte fotografico, l’iPhone 17 Pro estende finalmente l’obiettivo periscopico con zoom ottico 5x a entrambi i modelli Pro, non solo al Max, mentre il modello base eredita la stabilizzazione ottica Sensor-Shift di seconda generazione, democratizzando ulteriormente le performance fotografiche di alto livello. I prezzi rimangono un punto cruciale: Apple ha annunciato un leggero aumento di 50€ per i modelli Pro in Europa, giustificandolo con i costi di ricerca e sviluppo per il nuovo chip e l’aumento dei costi dei componenti.
Apple Watch X: una Svolta per la Salute
Per celebrare i dieci anni dal lancio del primo Apple Watch (Aprile 2015), Apple ha presentato un modello commemorativo: l’Apple Watch X. Questo modello introduce il primo significativo restyling da anni, con una cassa più sottile, un nuovo sistema di aggancio magnetico per i cinturini e un display micro-LED che offre una luminosità e un’efficienza energetica superiori.
Ma la vera novità è sotto la scocca. L’Apple Watch X integra per la prima volta un sensore per il monitoraggio non invasivo della pressione sanguigna. Sebbene non ancora certificato per la diagnosi medica, il dispositivo è in grado di rilevare trend e avvisare l’utente di possibili tendenze ipertensive, registrando i dati nell’app Salute. Questa funzionalità, attesa da anni, posiziona Apple Watch sempre più come un dispositivo di benessere proattivo, un mercato dal valore di miliardi di dollari. La mossa mette ulteriore pressione sui concorrenti nel settore dei wearable e della tecnologia sanitaria.
La Reazione dei Mercati e la Strategia Globale
Wall Street ha reagito con cautela. Il titolo Apple ($AAPL) ha guadagnato circa l’1% durante la presentazione delle funzionalità AI, per poi ritracciare e chiudere la giornata con un modesto +0,5%. Gli analisti sembrano divisi: da un lato, l’enfasi sulla privacy e sull’IA on-device è un forte elemento di differenziazione che rafforza l’ecosistema Apple. Dall’altro, l’assenza di un “one more thing” rivoluzionario e l’aumento dei prezzi in un mercato globale ancora incerto sollevano dubbi sui volumi di vendita futuri.
La strategia di Apple appare chiara: in un mondo ossessionato dall’IA basata su cloud, l’azienda di Cupertino raddoppia sulla sua filosofia di privacy, rendendo l’intelligenza artificiale un’estensione personale e sicura del proprio hardware. Non è una strategia che genera fuochi d’artificio, ma una mossa calcolata per blindare la sua base di utenti premium e aumentare il valore percepito del suo ecosistema. Le vendite del prossimo trimestre diranno se questa scommessa sull’evoluzione anziché sulla rivoluzione pagherà ancora una volta.
